Welfare Dipendenti
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Oggi parliamo di noi, lo facciamo con quella ritrosia nel metterci in luce che è un po’ la caratteristica che ci contraddistingue.
Appariamo spesso all’esterno come un’azienda che si esprime per atti concreti, secondo logiche numeriche e con criteri di rigorosa razionalità e non neghiamo che l’attitudine alla concretezza sia impressa nel nostro DNA, ma raccontarci solo in questa prospettiva non rende affatto la dimensione complessiva di Pitagora.
Siamo una realtà che ha saputo crescere negli anni con costanza e determinazione ed è stata capace di acquisire una posizione di rilievo nel proprio mercato di riferimento, un mercato difficile e competitivo.
Lo abbiamo fatto affrontando le turbolenze specifiche del settore del credito, spesso anticipandone gli effetti con lungimiranza, e vivendo, come tutti, gli shock degli ultimi anni: una pandemia globale improvvisa e devastante e una guerra nel cuore dell’Europa con i suoi pesanti riflessi umani ed economici.
Nonostante questo siamo cresciuti sempre perché non ci siamo fatti sorprendere e sopraffare, ma abbiamo reagito e affrontato la realtà.
Tutto questo è stato possibile per una serie di fattori e tra questi uno in particolare ha rappresentato e rappresenta la nostra forza.
Le persone che lavorano in Pitagora sono la nostra energia, sono i protagonisti di una storia di cui possiamo essere orgogliosi. Si parla spesso di aziende che sono anche delle vere e proprie comunità, lo si fa molte volte con un certo paternalismo e tanta retorica e non vogliamo cadere nella stessa logica autoreferenziale. Quello che è certo è che chi lavora in Pitagora dimostra uno spirito di appartenenza, una fedeltà al proprio percorso lavorativo e una attitudine alla crescita professionale che sono il vero valore aggiunto che ci rappresenta.
Se questo è il nostro mondo, vuol dire che è questa la nostra identità e i valori delle persone che lavorano in Pitagora sono i nostri valori. Siamo cresciuti insieme e insieme condividiamo un percorso e anche per questo per noi è centrale l’impegno di creare un ambiente di lavoro che sia in grado di far esprimere al meglio le persone e le loro capacità, che sappia evolvere con l’evoluzione dei modelli sociali, che rispetti il valore del tempo, che tenda il più possibile a criteri di qualità.
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Oggi parliamo di noi, lo facciamo con quella ritrosia nel metterci in luce che è un po’ la caratteristica che ci contraddistingue.
Appariamo spesso all’esterno come un’azienda che si esprime per atti concreti, secondo logiche numeriche e con criteri di rigorosa razionalità e non neghiamo che l’attitudine alla concretezza sia impressa nel nostro DNA, ma raccontarci solo in questa prospettiva non rende affatto la dimensione complessiva di Pitagora.
Siamo una realtà che ha saputo crescere negli anni con costanza e determinazione ed è stata capace di acquisire una posizione di rilievo nel proprio mercato di riferimento, un mercato difficile e competitivo.
Lo abbiamo fatto affrontando le turbolenze specifiche del settore del credito, spesso anticipandone gli effetti con lungimiranza, e vivendo, come tutti, gli shock degli ultimi anni: una pandemia globale improvvisa e devastante e una guerra nel cuore dell’Europa con i suoi pesanti riflessi umani ed economici.
Nonostante questo siamo cresciuti sempre perché non ci siamo fatti sorprendere e sopraffare, ma abbiamo reagito e affrontato la realtà.
Tutto questo è stato possibile per una serie di fattori e tra questi uno in particolare ha rappresentato e rappresenta la nostra forza.
Le persone che lavorano in Pitagora sono la nostra energia, sono i protagonisti di una storia di cui possiamo essere orgogliosi. Si parla spesso di aziende che sono anche delle vere e proprie comunità, lo si fa molte volte con un certo paternalismo e tanta retorica e non vogliamo cadere nella stessa logica autoreferenziale. Quello che è certo è che chi lavora in Pitagora dimostra uno spirito di appartenenza, una fedeltà al proprio percorso lavorativo e una attitudine alla crescita professionale che sono il vero valore aggiunto che ci rappresenta.
Se questo è il nostro mondo, vuol dire che è questa la nostra identità e i valori delle persone che lavorano in Pitagora sono i nostri valori. Siamo cresciuti insieme e insieme condividiamo un percorso e anche per questo per noi è centrale l’impegno di creare un ambiente di lavoro che sia in grado di far esprimere al meglio le persone e le loro capacità, che sappia evolvere con l’evoluzione dei modelli sociali, che rispetti il valore del tempo, che tenda il più possibile a criteri di qualità.
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Oggi parliamo di noi, lo facciamo con quella ritrosia nel metterci in luce che è un po’ la caratteristica che ci contraddistingue.
Appariamo spesso all’esterno come un’azienda che si esprime per atti concreti, secondo logiche numeriche e con criteri di rigorosa razionalità e non neghiamo che l’attitudine alla concretezza sia impressa nel nostro DNA, ma raccontarci solo in questa prospettiva non rende affatto la dimensione complessiva di Pitagora.
Siamo una realtà che ha saputo crescere negli anni con costanza e determinazione ed è stata capace di acquisire una posizione di rilievo nel proprio mercato di riferimento, un mercato difficile e competitivo.
Lo abbiamo fatto affrontando le turbolenze specifiche del settore del credito, spesso anticipandone gli effetti con lungimiranza, e vivendo, come tutti, gli shock degli ultimi anni: una pandemia globale improvvisa e devastante e una guerra nel cuore dell’Europa con i suoi pesanti riflessi umani ed economici.
Nonostante questo siamo cresciuti sempre perché non ci siamo fatti sorprendere e sopraffare, ma abbiamo reagito e affrontato la realtà.
Tutto questo è stato possibile per una serie di fattori e tra questi uno in particolare ha rappresentato e rappresenta la nostra forza.
Le persone che lavorano in Pitagora sono la nostra energia, sono i protagonisti di una storia di cui possiamo essere orgogliosi. Si parla spesso di aziende che sono anche delle vere e proprie comunità, lo si fa molte volte con un certo paternalismo e tanta retorica e non vogliamo cadere nella stessa logica autoreferenziale. Quello che è certo è che chi lavora in Pitagora dimostra uno spirito di appartenenza, una fedeltà al proprio percorso lavorativo e una attitudine alla crescita professionale che sono il vero valore aggiunto che ci rappresenta.
Se questo è il nostro mondo, vuol dire che è questa la nostra identità e i valori delle persone che lavorano in Pitagora sono i nostri valori. Siamo cresciuti insieme e insieme condividiamo un percorso e anche per questo per noi è centrale l’impegno di creare un ambiente di lavoro che sia in grado di far esprimere al meglio le persone e le loro capacità, che sappia evolvere con l’evoluzione dei modelli sociali, che rispetti il valore del tempo, che tenda il più possibile a criteri di qualità.
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Oggi parliamo di noi, lo facciamo con quella ritrosia nel metterci in luce che è un po’ la caratteristica che ci contraddistingue.
Appariamo spesso all’esterno come un’azienda che si esprime per atti concreti, secondo logiche numeriche e con criteri di rigorosa razionalità e non neghiamo che l’attitudine alla concretezza sia impressa nel nostro DNA, ma raccontarci solo in questa prospettiva non rende affatto la dimensione complessiva di Pitagora.
Siamo una realtà che ha saputo crescere negli anni con costanza e determinazione ed è stata capace di acquisire una posizione di rilievo nel proprio mercato di riferimento, un mercato difficile e competitivo.
Lo abbiamo fatto affrontando le turbolenze specifiche del settore del credito, spesso anticipandone gli effetti con lungimiranza, e vivendo, come tutti, gli shock degli ultimi anni: una pandemia globale improvvisa e devastante e una guerra nel cuore dell’Europa con i suoi pesanti riflessi umani ed economici.
Nonostante questo siamo cresciuti sempre perché non ci siamo fatti sorprendere e sopraffare, ma abbiamo reagito e affrontato la realtà.
Tutto questo è stato possibile per una serie di fattori e tra questi uno in particolare ha rappresentato e rappresenta la nostra forza.
Le persone che lavorano in Pitagora sono la nostra energia, sono i protagonisti di una storia di cui possiamo essere orgogliosi. Si parla spesso di aziende che sono anche delle vere e proprie comunità, lo si fa molte volte con un certo paternalismo e tanta retorica e non vogliamo cadere nella stessa logica autoreferenziale. Quello che è certo è che chi lavora in Pitagora dimostra uno spirito di appartenenza, una fedeltà al proprio percorso lavorativo e una attitudine alla crescita professionale che sono il vero valore aggiunto che ci rappresenta.
Se questo è il nostro mondo, vuol dire che è questa la nostra identità e i valori delle persone che lavorano in Pitagora sono i nostri valori. Siamo cresciuti insieme e insieme condividiamo un percorso e anche per questo per noi è centrale l’impegno di creare un ambiente di lavoro che sia in grado di far esprimere al meglio le persone e le loro capacità, che sappia evolvere con l’evoluzione dei modelli sociali, che rispetti il valore del tempo, che tenda il più possibile a criteri di qualità.
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A tutto questo si ispira il nostro modello di welfare aziendale, soluzioni concrete volute non per ridurre i fattori di tensione, ma semmai per costruire un contesto lavorativo il più possibile armonico ed equilibrato e che sappia essere in continuità e non in conflitto con le esigenze di vita individuali.
La sfida straordinaria e imprevedibile della pandemia indubbiamente ha richiesto risposte altrettanto eccezionali che hanno accelerato la necessità di adeguarsi sul fronte dei modelli di lavoro. Tutte le soluzioni adottate sono state sempre orientate ad un principio di tutela delle persone. Abbiamo costruito una dimensione di lavoro a distanza che, sacrificando il meno possibile la business continuity, consentisse però condizioni coerenti con l’emergenza attraverso la messa disposizione di adeguate strumentazioni tecnologiche, la formazione a distanza, le riunioni di lavoro da remoto e tutto ciò per ridurre il più possibile il senso di isolamento che rischiava di essere un fattore destabilizzante.
Tanto è stato fatto poi per i presidi di sicurezza nell’ambiente di lavoro e le coperture assicurative quando, con rotazioni del personale, c’è stato progressivamente il ritorno ai tradizionali spazi lavorativi.
I risultati di questa esperienza, che certo non possiamo non definire traumatica, dimostrano, anche in termini di crescita del fatturato, che tutti hanno lavorato al meglio in una condizione di emergenza.
Questo evento, come accennato, ha sicuramente accelerato l’applicazione di scelte di welfare che pure erano da sempre parte integrante della filosofia di Pitagora su questi temi.
L’esito di questo processo di evoluzione, che abbiamo voluto cogliere nella sua pienezza, racconta oggi di un’azienda che può offrire alle persone che vi lavorano un quadro di opportunità pensate per adattarsi alle specifiche necessità di vita e per rappresentare un aiuto e un sostegno nelle condizioni di difficoltà sopravvenute con l’impennata dell’inflazione generata dall’onda lunga delle attuali condizioni di emergenza internazionale.
Introduzione dell’orario flessibile
Part Time
Applicazione dello smart working su misura
Aspettativa per esigenze personali e progetti
Benefit economico con un budget individuale riconosciuto dall’azienda e spendibile dal lavoratore su una gamma molto ampia di voci tra le quali scegliere liberamente.
Formazione professionale, in particolare con l’Academy Pitagora rivolta alla forza commerciale.
Sono tutti strumenti importanti che identificano in maniera precisa la volontà di dare forma e sostanza ad un concetto di welfare che sia effettivo e abbia risvolti concreti nella vita lavorativa e personale.
Pitagora però non è un universo chiuso che si rivolge solo ai propri lavoratori, vive la realtà di cui è parte forse da un osservatorio più sensibile e privo di filtri rispetto ad altri attori professionali; per questa ragione, come azienda, siamo sempre pronti a individuare iniziative e progetti che abbiano ricadute positive sul mondo che ci circonda, ad esempio sul fronte della sostenibilità ambientale che rappresenta davvero un’urgenza imprescindibile per tutti.
Anche qui il criterio è quello di scegliere progetti che abbiano capacità di incidere sia per la forza del messaggio che trasmettono sia perché si esprimano attraverso atti concreti e misurabili.
Pitagora, con queste premesse, ha aderito all’iniziativa di Treedom, la B-Corporation che ha già piantato oltre tre milioni di alberi nel mondo e insieme a loro abbiamo deciso di regalare, lo scorso dicembre, un albero a ciascuno dei nostri dipendenti. Piantare un albero è un gesto di generosità e di speranza sul futuro, è un passaggio ideale di fiducia da una generazione ad un’altra, un atto al tempo stesso simbolico e utile nella prospettiva di una progressiva riduzione delle emissioni di CO2 e di aumento di quelle di ossigeno nell’atmosfera.
Anche per il 2023 aderiamo all’iniziativa M’illumino di Meno, Giornata Nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, un impegno che si esprime in modo collettivo e scenografico in quella giornata, ma che rimane criterio di comportamento per tutti i giorni dell’anno nelle proprie abitudini di comportamento quotidiane.
Con la donazione delle stampanti poi evitiamo che siano mandate al macero le stampanti che vengono sostituite nei processi di rinnovamento tecnologico e che sono comunque ancora funzionanti. La donazione si rivolge a favore di scuole, associazioni o enti senza scopo di lucro.
Parlare di noi, quindi, non vuol dire solo parlare di numeri, di bilanci, di partnership, di investimenti.
Parlare di noi significa anche raccontare una dimensione aziendale che mette la persona al centro, che considera prioritario un percorso di crescita che passi dalla continua evoluzione del sistema di relazione con i propri dipendenti, che agevoli e stimoli le specifiche attitudini del lavoratore nel quadro del processo produttivo, che offra le migliori condizioni affinché queste attitudini si possano esprimere al meglio e che faccia tutto questo senza frustrare o anche solo condizionare la sua dimensione di vita personale.
Questo è il cammino che abbiamo intrapreso questa è la nostra idea di welfare.
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A tutto questo si ispira il nostro modello di welfare aziendale, soluzioni concrete volute non per ridurre i fattori di tensione, ma semmai per costruire un contesto lavorativo il più possibile armonico ed equilibrato e che sappia essere in continuità e non in conflitto con le esigenze di vita individuali.
La sfida straordinaria e imprevedibile della pandemia indubbiamente ha richiesto risposte altrettanto eccezionali che hanno accelerato la necessità di adeguarsi sul fronte dei modelli di lavoro. Tutte le soluzioni adottate sono state sempre orientate ad un principio di tutela delle persone. Abbiamo costruito una dimensione di lavoro a distanza che, sacrificando il meno possibile la business continuity, consentisse però condizioni coerenti con l’emergenza attraverso la messa disposizione di adeguate strumentazioni tecnologiche, la formazione a distanza, le riunioni di lavoro da remoto e tutto ciò per ridurre il più possibile il senso di isolamento che rischiava di essere un fattore destabilizzante.
Tanto è stato fatto poi per i presidi di sicurezza nell’ambiente di lavoro e le coperture assicurative quando, con rotazioni del personale, c’è stato progressivamente il ritorno ai tradizionali spazi lavorativi.
I risultati di questa esperienza, che certo non possiamo non definire traumatica, dimostrano, anche in termini di crescita del fatturato, che tutti hanno lavorato al meglio in una condizione di emergenza.
Questo evento, come accennato, ha sicuramente accelerato l’applicazione di scelte di welfare che pure erano da sempre parte integrante della filosofia di Pitagora su questi temi.
L’esito di questo processo di evoluzione, che abbiamo voluto cogliere nella sua pienezza, racconta oggi di un’azienda che può offrire alle persone che vi lavorano un quadro di opportunità pensate per adattarsi alle specifiche necessità di vita e per rappresentare un aiuto e un sostegno nelle condizioni di difficoltà sopravvenute con l’impennata dell’inflazione generata dall’onda lunga delle attuali condizioni di emergenza internazionale.
Introduzione dell’orario flessibile
Part Time
Applicazione dello smart working su misura
Aspettativa per esigenze personali e progetti
Benefit economico con un budget individuale riconosciuto dall’azienda e spendibile dal lavoratore su una gamma molto ampia di voci tra le quali scegliere liberamente.
Formazione professionale, in particolare con l’Academy Pitagora rivolta alla forza commerciale.
Sono tutti strumenti importanti che identificano in maniera precisa la volontà di dare forma e sostanza ad un concetto di welfare che sia effettivo e abbia risvolti concreti nella vita lavorativa e personale.
Pitagora però non è un universo chiuso che si rivolge solo ai propri lavoratori, vive la realtà di cui è parte forse da un osservatorio più sensibile e privo di filtri rispetto ad altri attori professionali; per questa ragione, come azienda, siamo sempre pronti a individuare iniziative e progetti che abbiano ricadute positive sul mondo che ci circonda, ad esempio sul fronte della sostenibilità ambientale che rappresenta davvero un’urgenza imprescindibile per tutti.
Anche qui il criterio è quello di scegliere progetti che abbiano capacità di incidere sia per la forza del messaggio che trasmettono sia perché si esprimano attraverso atti concreti e misurabili.
Pitagora, con queste premesse, ha aderito all’iniziativa di Treedom, la B-Corporation che ha già piantato oltre tre milioni di alberi nel mondo e insieme a loro abbiamo deciso di regalare, lo scorso dicembre, un albero a ciascuno dei nostri dipendenti. Piantare un albero è un gesto di generosità e di speranza sul futuro, è un passaggio ideale di fiducia da una generazione ad un’altra, un atto al tempo stesso simbolico e utile nella prospettiva di una progressiva riduzione delle emissioni di CO2 e di aumento di quelle di ossigeno nell’atmosfera.
Anche per il 2023 aderiamo all’iniziativa M’illumino di Meno, Giornata Nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, un impegno che si esprime in modo collettivo e scenografico in quella giornata, ma che rimane criterio di comportamento per tutti i giorni dell’anno nelle proprie abitudini di comportamento quotidiane.
Con la donazione delle stampanti poi evitiamo che siano mandate al macero le stampanti che vengono sostituite nei processi di rinnovamento tecnologico e che sono comunque ancora funzionanti. La donazione si rivolge a favore di scuole, associazioni o enti senza scopo di lucro.
Parlare di noi, quindi, non vuol dire solo parlare di numeri, di bilanci, di partnership, di investimenti.
Parlare di noi significa anche raccontare una dimensione aziendale che mette la persona al centro, che considera prioritario un percorso di crescita che passi dalla continua evoluzione del sistema di relazione con i propri dipendenti, che agevoli e stimoli le specifiche attitudini del lavoratore nel quadro del processo produttivo, che offra le migliori condizioni affinché queste attitudini si possano esprimere al meglio e che faccia tutto questo senza frustrare o anche solo condizionare la sua dimensione di vita personale.
Questo è il cammino che abbiamo intrapreso questa è la nostra idea di welfare.
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A tutto questo si ispira il nostro modello di welfare aziendale, soluzioni concrete volute non per ridurre i fattori di tensione, ma semmai per costruire un contesto lavorativo il più possibile armonico ed equilibrato e che sappia essere in continuità e non in conflitto con le esigenze di vita individuali.
La sfida straordinaria e imprevedibile della pandemia indubbiamente ha richiesto risposte altrettanto eccezionali che hanno accelerato la necessità di adeguarsi sul fronte dei modelli di lavoro. Tutte le soluzioni adottate sono state sempre orientate ad un principio di tutela delle persone. Abbiamo costruito una dimensione di lavoro a distanza che, sacrificando il meno possibile la business continuity, consentisse però condizioni coerenti con l’emergenza attraverso la messa disposizione di adeguate strumentazioni tecnologiche, la formazione a distanza, le riunioni di lavoro da remoto e tutto ciò per ridurre il più possibile il senso di isolamento che rischiava di essere un fattore destabilizzante.
Tanto è stato fatto poi per i presidi di sicurezza nell’ambiente di lavoro e le coperture assicurative quando, con rotazioni del personale, c’è stato progressivamente il ritorno ai tradizionali spazi lavorativi.
I risultati di questa esperienza, che certo non possiamo non definire traumatica, dimostrano, anche in termini di crescita del fatturato, che tutti hanno lavorato al meglio in una condizione di emergenza.
Questo evento, come accennato, ha sicuramente accelerato l’applicazione di scelte di welfare che pure erano da sempre parte integrante della filosofia di Pitagora su questi temi.
L’esito di questo processo di evoluzione, che abbiamo voluto cogliere nella sua pienezza, racconta oggi di un’azienda che può offrire alle persone che vi lavorano un quadro di opportunità pensate per adattarsi alle specifiche necessità di vita e per rappresentare un aiuto e un sostegno nelle condizioni di difficoltà sopravvenute con l’impennata dell’inflazione generata dall’onda lunga delle attuali condizioni di emergenza internazionale.
Introduzione dell’orario flessibile
Part Time
Applicazione dello smart working su misura
Aspettativa per esigenze personali e progetti
Benefit economico con un budget individuale riconosciuto dall’azienda e spendibile dal lavoratore su una gamma molto ampia di voci tra le quali scegliere liberamente.
Formazione professionale, in particolare con l’Academy Pitagora rivolta alla forza commerciale.
Sono tutti strumenti importanti che identificano in maniera precisa la volontà di dare forma e sostanza ad un concetto di welfare che sia effettivo e abbia risvolti concreti nella vita lavorativa e personale.
Pitagora però non è un universo chiuso che si rivolge solo ai propri lavoratori, vive la realtà di cui è parte forse da un osservatorio più sensibile e privo di filtri rispetto ad altri attori professionali; per questa ragione, come azienda, siamo sempre pronti a individuare iniziative e progetti che abbiano ricadute positive sul mondo che ci circonda, ad esempio sul fronte della sostenibilità ambientale che rappresenta davvero un’urgenza imprescindibile per tutti.
Anche qui il criterio è quello di scegliere progetti che abbiano capacità di incidere sia per la forza del messaggio che trasmettono sia perché si esprimano attraverso atti concreti e misurabili.
Pitagora, con queste premesse, ha aderito all’iniziativa di Treedom, la B-Corporation che ha già piantato oltre tre milioni di alberi nel mondo e insieme a loro abbiamo deciso di regalare, lo scorso dicembre, un albero a ciascuno dei nostri dipendenti. Piantare un albero è un gesto di generosità e di speranza sul futuro, è un passaggio ideale di fiducia da una generazione ad un’altra, un atto al tempo stesso simbolico e utile nella prospettiva di una progressiva riduzione delle emissioni di CO2 e di aumento di quelle di ossigeno nell’atmosfera.
Anche per il 2023 aderiamo all’iniziativa M’illumino di Meno, Giornata Nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, un impegno che si esprime in modo collettivo e scenografico in quella giornata, ma che rimane criterio di comportamento per tutti i giorni dell’anno nelle proprie abitudini di comportamento quotidiane.
Con la donazione delle stampanti poi evitiamo che siano mandate al macero le stampanti che vengono sostituite nei processi di rinnovamento tecnologico e che sono comunque ancora funzionanti. La donazione si rivolge a favore di scuole, associazioni o enti senza scopo di lucro.
Parlare di noi, quindi, non vuol dire solo parlare di numeri, di bilanci, di partnership, di investimenti.
Parlare di noi significa anche raccontare una dimensione aziendale che mette la persona al centro, che considera prioritario un percorso di crescita che passi dalla continua evoluzione del sistema di relazione con i propri dipendenti, che agevoli e stimoli le specifiche attitudini del lavoratore nel quadro del processo produttivo, che offra le migliori condizioni affinché queste attitudini si possano esprimere al meglio e che faccia tutto questo senza frustrare o anche solo condizionare la sua dimensione di vita personale.
Questo è il cammino che abbiamo intrapreso questa è la nostra idea di welfare.
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A tutto questo si ispira il nostro modello di welfare aziendale, soluzioni concrete volute non per ridurre i fattori di tensione, ma semmai per costruire un contesto lavorativo il più possibile armonico ed equilibrato e che sappia essere in continuità e non in conflitto con le esigenze di vita individuali.
La sfida straordinaria e imprevedibile della pandemia indubbiamente ha richiesto risposte altrettanto eccezionali che hanno accelerato la necessità di adeguarsi sul fronte dei modelli di lavoro. Tutte le soluzioni adottate sono state sempre orientate ad un principio di tutela delle persone. Abbiamo costruito una dimensione di lavoro a distanza che, sacrificando il meno possibile la business continuity, consentisse però condizioni coerenti con l’emergenza attraverso la messa disposizione di adeguate strumentazioni tecnologiche, la formazione a distanza, le riunioni di lavoro da remoto e tutto ciò per ridurre il più possibile il senso di isolamento che rischiava di essere un fattore destabilizzante.
Tanto è stato fatto poi per i presidi di sicurezza nell’ambiente di lavoro e le coperture assicurative quando, con rotazioni del personale, c’è stato progressivamente il ritorno ai tradizionali spazi lavorativi.
I risultati di questa esperienza, che certo non possiamo non definire traumatica, dimostrano, anche in termini di crescita del fatturato, che tutti hanno lavorato al meglio in una condizione di emergenza.
Questo evento, come accennato, ha sicuramente accelerato l’applicazione di scelte di welfare che pure erano da sempre parte integrante della filosofia di Pitagora su questi temi.
L’esito di questo processo di evoluzione, che abbiamo voluto cogliere nella sua pienezza, racconta oggi di un’azienda che può offrire alle persone che vi lavorano un quadro di opportunità pensate per adattarsi alle specifiche necessità di vita e per rappresentare un aiuto e un sostegno nelle condizioni di difficoltà sopravvenute con l’impennata dell’inflazione generata dall’onda lunga delle attuali condizioni di emergenza internazionale.
Introduzione dell’orario flessibile
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Applicazione dello smart working su misura
Aspettativa per esigenze personali e progetti
Benefit economico con un budget individuale riconosciuto dall’azienda e spendibile dal lavoratore su una gamma molto ampia di voci tra le quali scegliere liberamente.
Formazione professionale, in particolare con l’Academy Pitagora rivolta alla forza commerciale.
Sono tutti strumenti importanti che identificano in maniera precisa la volontà di dare forma e sostanza ad un concetto di welfare che sia effettivo e abbia risvolti concreti nella vita lavorativa e personale.
Pitagora però non è un universo chiuso che si rivolge solo ai propri lavoratori, vive la realtà di cui è parte forse da un osservatorio più sensibile e privo di filtri rispetto ad altri attori professionali; per questa ragione, come azienda, siamo sempre pronti a individuare iniziative e progetti che abbiano ricadute positive sul mondo che ci circonda, ad esempio sul fronte della sostenibilità ambientale che rappresenta davvero un’urgenza imprescindibile per tutti.
Anche qui il criterio è quello di scegliere progetti che abbiano capacità di incidere sia per la forza del messaggio che trasmettono sia perché si esprimano attraverso atti concreti e misurabili.
Pitagora, con queste premesse, ha aderito all’iniziativa di Treedom, la B-Corporation che ha già piantato oltre tre milioni di alberi nel mondo e insieme a loro abbiamo deciso di regalare, lo scorso dicembre, un albero a ciascuno dei nostri dipendenti. Piantare un albero è un gesto di generosità e di speranza sul futuro, è un passaggio ideale di fiducia da una generazione ad un’altra, un atto al tempo stesso simbolico e utile nella prospettiva di una progressiva riduzione delle emissioni di CO2 e di aumento di quelle di ossigeno nell’atmosfera.
Anche per il 2023 aderiamo all’iniziativa M’illumino di Meno, Giornata Nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, un impegno che si esprime in modo collettivo e scenografico in quella giornata, ma che rimane criterio di comportamento per tutti i giorni dell’anno nelle proprie abitudini di comportamento quotidiane.
Con la donazione delle stampanti poi evitiamo che siano mandate al macero le stampanti che vengono sostituite nei processi di rinnovamento tecnologico e che sono comunque ancora funzionanti. La donazione si rivolge a favore di scuole, associazioni o enti senza scopo di lucro.
Parlare di noi, quindi, non vuol dire solo parlare di numeri, di bilanci, di partnership, di investimenti.
Parlare di noi significa anche raccontare una dimensione aziendale che mette la persona al centro, che considera prioritario un percorso di crescita che passi dalla continua evoluzione del sistema di relazione con i propri dipendenti, che agevoli e stimoli le specifiche attitudini del lavoratore nel quadro del processo produttivo, che offra le migliori condizioni affinché queste attitudini si possano esprimere al meglio e che faccia tutto questo senza frustrare o anche solo condizionare la sua dimensione di vita personale.
Questo è il cammino che abbiamo intrapreso questa è la nostra idea di welfare.
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