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Gli obblighi del datore di lavoro in caso di cessione del quinto

data di pubblicazione:

14 settembre 2018

ultimo aggiornamento:

30 ottobre 2020

Dopo aver cercato le informazioni essenziali su internet e averci ragionato su, la decisione è stata presa: fare una cessione del quinto. Senza dubbio più semplice e più sicura rispetto alle altre tipologie di prestito. In pratica una volta firmato il contratto non si deve più pensare a niente e il rimborso avviene automaticamente con trattenute pari ad un quinto dell’ammontare del netto disponibile in busta paga. Un dubbio però rimane: in caso di cessione del quinto dello stipendio per dipendenti privati e dipendenti pubblici quali sono gli obblighi del datore di lavoro?

Cessione del quinto: il datore di lavoro è obbligato?

La legge stabilisce che il datore di lavoro non può opporsi alla richiesta di cessione del quinto di un dipendente. Una volta che questo ha firmato il contratto per la cessione del quinto il datore di lavoro è obbligato a garantire il pagamento puntuale di tutte le rate del prestito fino alla sua completa estinzione. Concretamente il datore di lavoro dovrà: controllare che la rata proposta non ecceda il limite del 20 per cento dello stipendio al netto di eventuali componenti variabili quali straordinari, assegni familiari e altro; trattenere l’ammontare della rata prevista dalla busta paga del lavoratore; versare l’ammontare alla banca o alla finanziaria che ha erogato il prestito; rilasciare al lavoratore una certificazione che attesti l’avvenuto pagamento della rata del prestito dietro cessione del quinto.

Cessione del quinto: il certificato di stipendio

Il certificato di stipendio è un modulo rilasciato alla banca o alla finanziaria all’inizio dell’iter per la concessione della cessione del quinto. Il datore di lavoro è obbligato a inserire nel modulo i dati relativi al reddito del dipendente, dalla paga base al Tfr (Trattamento di fine rapporto o della quota destinata al Fondo Pensione ) maturato e a tutte le informazioni sulle trattenute assistenziali, previdenziali e sull’ Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche).

Cessione del quinto: il Tfr (Trattamento di fine rapporto)

Nell’ ipotesi in cui il lavoratore si dimetta o sia licenziato prima che sia stato coperto tutto il prestito, tra gli obblighi del datore di lavoro in caso di cessione del quinto dello stipendio vi è quello di trattenere il Tfr accantonato dal dipendente a garanzia del prestito, nel rispetto del vincolo che la la banca o la finanziaria ha apposto su di esso.

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